SHAME

Gli Shame sono stati testimoni della loro stessa adolescenza - in una cartolina che non somigliava a nulla. La caduta libera dei loro primi vent'anni, in tutta la loro gioia e il loro disordine, si è rivelata un'occasione per essere acclamati come una delle più grandi speranze del post-punk. Nel 2018 hanno portato il loro esplosivo album di debutto Songs of Praise in giro per il mondo per quasi 350 serate senza sosta. Il frontman degli Shame, Charlie Steen, ha avuto una serie di attacchi di panico che hanno portato alla cancellazione del tour, e in quel periodo l'essere costretti a sopportare la realtà e il terrore che deriva dalla propria esistenza, ha costituito il secondo album del gruppo, Drunk Tank Pink del 2021, la loro reinvenzione.

Se Songs of Praise era alimentato dal livore adolescenziale, Drunk Tank Pink si addentra in un altro tipo di intensità, inoltrandosi in acque musicali inesplorate, forti della loro arguzia e del loro cinismo. Superata la crisi d’identità esplorata nel loro secondo album, gli Shame raggiungono una nuova maturità con Food for Worms, descritto da Charlie Steen come “la Lamborghini degli album degli Shame”. Per la prima volta, la band sposta il focus dall’introspezione al mondo esterno, cercando di catturare le complessità dell’esperienza umana. Il disco, pur evocando una certa morbosità, si pone come una celebrazione della vita e del bisogno universale di connessione.

Sin dagli esordi, gli Shame hanno abbracciato le contraddizioni, trasformando le loro vulnerabilità in punti di forza. Steen, ad esempio, si esibisce sempre a torso nudo, sfidando le insicurezze legate al corpo. Food for Worms è stato registrato dal vivo durante un tour in Europa, catturando l’energia grezza delle performance e riflettendo una scelta stilistica che privilegia autenticità e imperfezioni rispetto alla perfezione levigata. Prodotto da Flood (Nick Cave, U2, Foals), l’album abbraccia l’imprevedibilità, con errori che aggiungono carattere e profondità. Dal punto di vista sonoro, il disco rappresenta una svolta per la band, che abbandona le radici post-punk per abbracciare influenze più ampie e eclettiche. L’album attinge dalla lirica essenziale e tagliente di Lou Reed e dalle melodie sofisticate della band tedesca Blumfeld degli anni ’90, segnando un’evoluzione che evidenzia il coraggio di abbracciare la fragilità e il cambiamento. Food for Worms cattura così l’essenza della band in un momento di trasformazione, combinando introspezione, osservazione e una ritrovata vitalità.